il “mio” Giappone è fatto di
similitudini e contrasti.
gioia e alienazione.
contraddizioni.
meraviglie e oscenità.
ogni volta raccolgo impressioni facendo affidamento sull’istintività, sull’incontro non programmato tra me e le cose, le persone, i luoghi e i fatti.
per ritrovare poi il filo conduttore, sottile,
tra ogni immagine, in ogni viaggio.